Perchè produciamo solo farine di Tipo 1 e non integrali?
Perchè abbiamo ideato il mulino ascoltando i consigli del prof. Benedettelli e dei suoi colleghi di Firenze di Agraria.
Da noi il chicco è spogliato solo della crusca, la farina tipo 1 contiene il cruschello (parte sottostante la crusca) e quindi il germe del grano sin dall’origine e meno ceneri della farina tipo 2 oppure integrale.
Chi vuole fare un pane più scuro e più sull’integrale aggiunge il nostro cruschello che è altresi ricco anche lui del germe ma attenzione non occorre superare il 10 0 15 % perché un prodotto troppo integrale è eccessivamente indigesto, non arricchisce in nulla proprio perché il livello di ceneri è più alto. Il germe della farina tipo 1 è più che sufficiente per il nostro organismo.
Ecco perchè produciamo la tipo 1: essa è bilanciata sia in germe che in fibre che in ceneri e le micotossine sono quasi inesistenti.
L’argomento crusca-cruschello è l’elemento cruciale delle nostre farine
Normalmente le farine 0 e 00 sono fatte macinando il chicco del grano non lasciando alcun sale minerale, vitamina o altro né nella farina stessa né nella crusca. La crusca stessa contiene molte tossine, impurità e ceneri rendendo la farina non digeribile.
I fornai “furbi” aggiungono la crusca alla farina per fare il pane integrale ma altro non fanno che aggiungere solo ceneri indigeste e dando la parvenza di aggiungere il germe.
La molitura avviene solo dopo un’attenta pulizia e selezione dei grani con un impianto adiacente al mulino. L’impianto riesce a scegliere i chicchi migliori grazie a macchine che li selezionano per grandezza, per peso specifico e per colore. Infine i chicchi scelti passano per una “spazzola” che toglie loro la prima pellicina ed eventuali impurità.
Nelle farine e semole (di grano duro, di grano tenero, di ceci, ecc…) resta la quasi totalità del germe e una piccola parte di fibre.
Le esperienze sia nostre che di altre aziende cerealicole rivelano che le farine, sia di grano duro che tenero, ottenute da grani di vecchie varietà e autoprodotte più volte in azienda, in laboratorio non danno risultati eccellenti a proposito di “W”, di proteine, di amido di glutine e quanto altro, ma quando si passa alla pastificazione, vedi per esempio la pasta del Senatore Cappelli, o alla panificazione, vedi per esempio la panificazione del Frassineto, ci si rende conto che abbiamo a che fare con una qualità ottima che si sposa perfettamente con la salubrità: equilibrio tra amidi glutine e proteine, quindi leggerezza dopo il pranzo, niente problemi di allergie e intolleranze… in poche parole non ci siamo riempiti ma ci siamo nutriti.
Sono particolarmente consigliate per impasti indiretti e a lenta lievitazione.
Il pane prodotto dalle Farine Biologiche Floriddia ha i profumi e i colori delle pagnotte fatte dai maestri fornai che, per amore della propria arte, non hanno mai abbandonato l’artigianalità e la scelta di materie prime eccellenti.